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Sullo sfondo di una Firenze sospesa fra passato e presente, don Bruno Lancia, sacerdote e professore di lettere classiche, viene improvvisamente chiamato dalla sua amica Bianca a risolvere il mistero di una giovane donna trovata senza vita, il cui ritratto è apparso all'improvviso fra le carte del pittore Vittorio Cortesi, il marito di Bianca (nonché compagno di gioventù di Bruno) da poco deceduto in un incidente stradale. La dedica ambigua e appassionata che accompagna il disegno suscita un dubbio che tormenterà la protagonista fino alla fine del romanzo, quando Bruno riuscirà finalmente a svelare il legame fra l'affascinante e sfortunata Eva e Vittorio, la cui personalità narcisistica e priva di scrupoli ha segnato per sempre l'esistenza della moglie. Ma l'indagine, condotta con l'aiuto prezioso del giovane allievo Leo, sarà per Bruno anche un'occasione per rivisitare il suo passato, per ripercorre le fasi della sua formazione e per far riemergere sentimenti che credeva ormai spenti. Una vicenda raccontata con un filo di nostalgia e temperata da una sottile vena comica.